mercoledì 5 gennaio 2011

il mio nemico

"Il mo nemico non ha divisa, ama le armi ma non le usa, nella fondina tiene le carte Visa e quando uccide non chiede scusa"...lo cantava quasi dieci anni fa Daniele Silvestri.
Un altro ragazzo è morto in una guerra non mia...non sua. Ho sentito dire "se l'è cercata, è un volontario"...ho sentito dire "è un eroe di guerra"... ho sentito le cose più disparate. Hanno parlato i capi di stato, i politici, le autorità...avrei voluto sentire le parole degli economisti!
Quanto abbiamo guadagnato da questa morte? Quanto più bravi siamo diventati agli occhi degli americani? Quanta spinta emotiva porterà a rimanere in Afghanistan "per onorare la sua memoria" contribuendo però ai guadagni della nostra industria bellica?
Chissà se quel ragazzo sapeva stava combattendo per "liberare" l'Afghanistan dai talebani, mastava combattendo soprattutto per gli interessi economici di alcuni?
Chissà se sapendo quale businnes c'è dietro la guerra (ogni guerra d'oggi) avrebbe combattuto contro il nemico talebano o avrebbe combattuto contro il nemico in giacca e cravatta che ama le armi ma non le usa...e quando uccide non chiede scusa.

martedì 4 gennaio 2011

Non pervenuto

Mi è sempre piaciuto sparire. Sparire dalle feste senza salutare, andare via da un meeting prima degli altri, uscire da una riunione e non rientrare. Sparire apre sempre dei quesiti nelle persone che lasci (a meno che della tua presenza non si fosse accorto nessuno...e generalmente non è il mio caso...).
Ho iniziato questo blog e sono sparito, ho concluso l'esperienza del blog di Chiodofisso e sono sparito, ho ricevuto mail a cui non ho risposto perchè volevo sparire.
L'egocentrico non è solo colui il quale è al centro dell'attenzione con la sua presenza, ma anche colui il quale è al centro dell'attenzione con la sua assenza...e io sono molto egocentrico...cioè Chiodocentrico...così sono sparito.
Ci ho riflettuto oggi ed è per questo che ho ripreso a scrivere...perchè è bello anche riapparire...perchè dopo un po' che sei scomparso, piano piano svanisci...
Lo faccio anche con le vecchie amiche...ogni tanto riappaio...voglio vedere cosa accade...adoro i turbamenti della ragazza ormai diventata donna e mamma che, sentendosi al centro dell'attenzione dell'uomo cui un tempo donò il corpo (e magari un po' d'anima), mette per un attimo in discussione il concetto di fedeltà coniugale per lasciarsi andare a folli pensieri di sesso.

lunedì 25 ottobre 2010

La testa del Chiodo


Era da tempo che ci conoscevamo, che frequentavamo gli stessi locali, le stesse persone, che bevevamo gli stessi drink, odoravamo la stessa neve.

Mi piaceva, ci piacevamo, o più semplicemente eravamo due compagni di un viaggio iniziato anni prima e che non sapevamo quando sarebbe finito.

Non ci avevo mai provato con lei. Non mi era neanche mai venuto in mente. Non la consideravo donna da trofeo, ma non perchè non fosse bella, ma perchè non meritava di fare la fine delle altre.

Quella sera però mi sentivo solo e lei pure. Andammo a casa sua, mi offrì da bere "vuoi un cuba?" mi chiese. "Non mi va. offrimi un pochino di whiskey...di quello buono".

Mentre A. mi preparava il bicchiere mi accovacciai accanto al suo stereo.

Iniziai a cercare tra i suoi CD e tra i tanti trovai la copertina che cercavo. Mozart.

Introdussi il disco e regolai il volume...non forte...delicato. La vidi entrare nel salotto col bicchiere in mano e lo sguardo stupito.

"Adoro Mozart" le dissi, poi presi il mio bicchiere dalle sue mani e mi immersi nel profumo che sapeva di scozia, di oceano e di fumo.

"E' da tanto che ci conosciamo e solo adesso scopro qualcosa di te che non mi aspettavo...sei diverso da come appari. Scusa."

A quei tempi tutti conoscevano quella parte di me che qui in rete si è manifestata come Chiodofisso, ma pochi conoscevano l'altra parte di me.

Qui in rete tanti conoscono Chiodofisso, ma adesso voglio sedermi, accendere lo stereo, bermi un buon whiskey e lasciare libera l'altra mia metà...la testa del Chiodo.