lunedì 25 ottobre 2010

La testa del Chiodo


Era da tempo che ci conoscevamo, che frequentavamo gli stessi locali, le stesse persone, che bevevamo gli stessi drink, odoravamo la stessa neve.

Mi piaceva, ci piacevamo, o più semplicemente eravamo due compagni di un viaggio iniziato anni prima e che non sapevamo quando sarebbe finito.

Non ci avevo mai provato con lei. Non mi era neanche mai venuto in mente. Non la consideravo donna da trofeo, ma non perchè non fosse bella, ma perchè non meritava di fare la fine delle altre.

Quella sera però mi sentivo solo e lei pure. Andammo a casa sua, mi offrì da bere "vuoi un cuba?" mi chiese. "Non mi va. offrimi un pochino di whiskey...di quello buono".

Mentre A. mi preparava il bicchiere mi accovacciai accanto al suo stereo.

Iniziai a cercare tra i suoi CD e tra i tanti trovai la copertina che cercavo. Mozart.

Introdussi il disco e regolai il volume...non forte...delicato. La vidi entrare nel salotto col bicchiere in mano e lo sguardo stupito.

"Adoro Mozart" le dissi, poi presi il mio bicchiere dalle sue mani e mi immersi nel profumo che sapeva di scozia, di oceano e di fumo.

"E' da tanto che ci conosciamo e solo adesso scopro qualcosa di te che non mi aspettavo...sei diverso da come appari. Scusa."

A quei tempi tutti conoscevano quella parte di me che qui in rete si è manifestata come Chiodofisso, ma pochi conoscevano l'altra parte di me.

Qui in rete tanti conoscono Chiodofisso, ma adesso voglio sedermi, accendere lo stereo, bermi un buon whiskey e lasciare libera l'altra mia metà...la testa del Chiodo.